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È stato raggiunto il ‘closing’ dell’operazione di cessione dell’As Roma alla ‘newcò guidata dalla cordata statunitense coordinata da DiBenedetto. Lo afferma una nota di Roma 2000, società titolare della partecipazione di controllo nella società calcistica, nella quale si spiega che sono state superate le «condizioni sospensive» al ‘closing’, smentendo anche le ipotesi di stampa di una perdita aggiuntiva di 17 milioni nel bilancio al 30 giugno scorso. «Roma 2000, società titolare della partecipazione di controllo in As Roma, con riferimento al contratto preliminare di compravendita della stessa partecipazione sottoscritto in data 15 aprile 2011 con la DiBenedetto AS Roma Llc, la quale ha successivamente designato quale acquirente della partecipazione la Neep Roma Holding (la ‘newcò formata con Unicredit, Ndr.) comunica che in data odierna il consiglio di amministrazione della società ha deliberato la concessione alla AS Roma, subordinatamente al perfezionamento della compravendita sopra richiamata, di un finanziamento di 10 milioni di euro (cosiddetto ‘Vendor Loan’) e che successivamente alla delibera il contratto di finanziamento in questione è stato sottoscritto da Roma 2000 e da AS Roma S.p.A.», si legge nella nota. «Inoltre sempre nella giornata di oggi – prosegue il comunicato – è stato sottoscritto tra UniCredit e la AS Roma un contratto di finanziamento di 30 milioni di euro (sempre un ‘Term Loan’): la firma di tali contratti costituiva condizione sospensiva per l’effettuazione del ‘closing’ ai sensi del contratto preliminare di compravendita e conseguentemente Roma 2000, in conformità a quanto previsto dal contratto preliminare di compravendita, ha comunicato alla Neep Roma Holding che il closing avrà luogo in data 29 luglio 2011». «Anche su richiesta della Consob, si precisa inoltre come siano del tutto prive di fondamento le indiscrezioni pubblicate da alcuni organi di stampa in data odierna in merito all’esistenza di una perdita aggiuntiva dell’importo di 17 milioni di euro risultante dal bilancio al 30 giugno 2011 della A.S. Roma: infatti i dati di pre-chiusura della situazione patrimoniale della A.S. Roma alla data del 30 giugno 2011 risultano in linea con le previsioni e con i dati disponibili alla data di sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita», conclude la nota.

“Da oggi farò la mamma”: così Rosella Sensi al termine del consiglio di amministrazione della Roma che martedì mattina ha sancito le dimissioni della famiglia Sensi dalla società giallorossa. Rosella Sensi è apparsa commossa. Ad una domanda sul progetto dello stadio intitolato al padre, Franco Sensi, ha aggiunto: “Sarebbe una bella cosa. Noi abbiamo preparato un progetto innovativo. Mi auguro che questo lavoro non vada perso. Chi compra una casa nuova è giusto che scelga quello che vuole. Uno stadio intitolato a mio padre sarebbe un sogno”. La ormai ex presidente ha poi parlato del futuro della squadra: “La nuova Roma? Prima la voglio vedere costruire, lasciamo lavorare le persone. Mio padre mi diceva sempre: a Roma non si discute, ma si ama. Vediamo cosa faranno, certamente i giovani vanno coltivati. I nuovi dirigenti devono lavorare con tranquillità, con meno pressioni. Un saluto e grazie ai tifosi”. E sul nuovo proprietario: “DiBenedetto? Mai incontrato, spero di conoscerlo prima o poi”. Speriamo bene….

Gli oltre diecimila tifosi che affollavano il “centrale” del Foro Italico di Roma non sono stati delusi dallo spettacolo che Leonard Bundu e Daniele Petrucci hanno regalato.
Peccato che la sfida, che avrebbe dovuto assegnare la cintura Europea dei welter, non sia giunta al suo naturale termine per una enfiagione all’emisfero frontale destro di Bundu che è stata giudicata pericolosa per l’incolumità del pugile da parte del medico della riunione.
Il duello si è dunque concluso all’ottava ripresa ed è stato deciso ,nel suo verdetto ,dalla lettura dei cartellini che hanno segnalato due giudici favorevoli alla parità e un giudice che assegnava un vantaggio a Bundu.
Il match è stato affascinante e senza soste. Leonard Bundu si proponeva subito all’attacco con serie rapite e con soventi cambi di guardia. Alla seconda ripresa una testata involontaria e di striscio di Petrucci metteva una seria ipoteca sull’incontro. La fronte di Bundu si gonfiava immediatamente e nonostante le applicazioni di ghiaccio negli intervalli non fermava l’espandersi dell’enfiagione. Il match comunque continuava con Petrucci partito molto coperto evidentemente preoccupato dalla velocità dell’avversario e solo alla terza ripresa con un duro gancio faceva capire quale potenza potessero esprimere i suoi colpi.
La velocità di Bundu, i suoi tre colpi portati con grande tempismo , sembrano essere il leit motiv del match fino alla sesta ripresa dove Petrucci colpisce due volte con il destro l’allievo di Boncinelli,. Fino a questo momento è Bundu che ha condotto il match nonostante l’handicap. Petrucci però aveva in serbo energie e grinta utili a contrastare la superiore mobilità e rapidita’ dell’allievo di Boncinelli e anche nella settima ripresa si fa sentire due volte con destri pesanti.
La sfida è ancora tutta da decidere e dopo poche battute dell’ottavo round la decide l’intervento medico. Pari dunque. Un verdetto che lascia aperto a una rivincita capace di replicare le emozioni di questa sera sublimate da un luogo magico come il Foro Italico.

Clemente Russo ha conquistato il titolo individuale delle World Series of Boxing, nella categoria dei pesi massimi. Il campione di Marcianise ha così ottenuto, oltre ad un premio in denaro di 20.000 dollari, anche la qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Clemente è salito sul ring per terzo, a chiudere la prima giornata di incontri, che ha visto assegnati anche il titolo bantam, andato a Kanat Abutalipov degli Astana Arlans, e quello dei leggeri conquistato da Zhimin Wang dei Beijing Dragons . Consapevole di dover dare il meglio di sé, contro un avversario, Magomedrasul Medzhidov, dei Baku Fires, a cui regala 20 chili (97,4 contro 117,4) e 5 cm di altezza, Russo ha iniziato il match in modo molto aggressivo, sfruttando la maggior velocità nei colpi e la mobilità di gambe. Il massimo dei Dolce & Gabbana Milano Thunder si è così subito portato avanti nelle prime due riprese e, dopo un terzo round a favore dell’avversario, ha costruito la sua vittoria nella quarta e quinta ripresa, limitandosi a gestire i colpi di Medhzidov e la stanchezza nelle ultime due. “Dopo il quinto round ero completamente senza energie, ho cercato di piazzare pochi colpi, ma incisivi. – Queste le prime parole di Russo dopo la vittoria – Mi ero allenato sulle 7 riprese,ma lo sparring e il match sono due cose differenti. Questa vittoria è importante per la squadra per ricominciare con entusiasmo, verso la prossima stagione”.

Francesco Totti decide il derby della capitale: doppietta (seconda rete su rigore) e 2-0 alla Lazio al termine di una gara molto nervosa, che ha visto la formazione biancoceleste finire in 9 per l’espulsione di Radu e Matuzalem. È il quinto deby consecutivo che la Lazio perde; è il primo che Vincenzo Montella vince da allenatore giallorosso. In classifica la Roma sale a 49 punti, al sesto posto, mentre la Lazio resta a 51, al quinto posto.

Campioni del mondo!!!!

Scusate il ritardo ma ho avuto dei problemi con internet. Si sono conclusi gli AIBA World Boxing Champioship e i due italiani ancora in gara, Roberto Cammarelle e Domenico Valentino, si sono aggiudicati una medaglia d’oro!

Posso dire io c’ero! Grandi bound, con Valentino ho sofferto, ho gioito, ho quasi pianto di felicità. Con Cammarelle ho assistito ad una lezione di tecnica. Perfetto, meraviglioso da vedere, armonico e agile nonostante la sua stazza. E poi i festeggiamenti, il pubblico in visibilio. Peccato che la boxe sia uno sport così poco seguito perchè vittima di grandi pregiudizi. Si parla di violenza, ma c’è tanto rispetto per l’avversario, amore per lo sport. Speriamo che la situazione possa cambiare.

Dal sito della Fpi.



Con
Valentino e Cammarelle sul tetto del mondo il pugilato italiano
riconferma il suo valore

 

Anche
nei guantoni rosa in pantagonnellino
 

 

 Mediolanum
Forum di Assago (Milano) – 1/12 settembre 2009

 

E
si riparte dall’oro con grande soddisfazione del Presidente della
FPI Franco Falcinelli per le due spettacolari performances del
campione mondiale di Cinisello Balsamo e del cubano di Marcianise,
gestiti impeccabilmente all’angolo rosso da Francesco Damiani e
Raffaele Bergamasco. Due incredibili ori al pari della potenza russa
ed il premio di miglior pugile dei campionati a Cammarelle. L’Italia
esce a testa alta anche nei guantoni rosa, grazie all’“exhibition
match” dell’AIBA che ha visto protagonista la vicecampionessa
dell’unione europea Marzia Davide.
 

Nella
giornata delle finali delle 11 categorie di peso…
L’Italia
ha confermato il suo valore e questa volta in casa nel suggestivo
Mediolanum Forum di Assago, per l’occasione al completo, con un
parterre di prestigio formato dalla più alte cariche dello sport
italiano, del pugilato nazionale, rappresentato dal Consiglio
Federale, e mondiale. Merito dell’ottima organizzazione del MILOC
2009, gestito dal Presidente Andrea Locatelli e dal Direttore Generale
Paolo Taveggia, e della Federazione Pugilistica Italiana, che, sotto
la supervisione dell’AIBA, hanno dato vita ad evento in grande
stile.

Dal
centro del ring la voce brillante di Guido Bagatta ha dato il via agli
undici incontri di finale che, annunciati in modo impeccabile dai due
ring announcers federali Rita Di Domenicantonio e Claudio Sambiase,
hanno coinvolto il pubblico presente e quello a casa grazie alla
diretta su Italia 1.
 

Dopo
le quattro medaglie conquistate nel 2007 a Chicago, in occasione dei
quattordicesimi campionati mondiali di pugilato, oggi la storia si è
ripetuta. Meno medaglie ma più ori, ben due. L’Italia Boxing Team,
partita con dieci pugili, accompagnati dal Team Leader Alberto Brasca,
dal CT Francesco Damiani, dal tecnico Raffaele Bergamasco, dal tecnico
Giulio Coletta, dal medico Francesco Rondoni e dal fisioterapista
Fabio Morbidini, ha puntato il tutto per tutto su due grandi atleti
che hanno segnato il percorso della Federazione Pugilistica Italiana
regalandole un sogno, anzi due.

Il
primo, ad occhi aperti, all’Italia intera l’ha fatto vivere il
cubano di Marcianise, che, minuto dopo minuto, ha  emozionato per
la sua grinta, per la sua grande fame di vittoria, che è cresciuta
giorno dopo giorno. Ieri il conto con Chicago 2007 è stato ampiamente
superato dall’azzurro Domenico Valentino, che oramai ha
archiviato definitivamente la sconfitta nella semifinale dei 60 Kg.
da parte dell’inglese Frankie Gavin, che lo superò per 18 a 10. Un
brutto ricordo e una medaglia d’argento che si è colorata d’oro.

Classe
‘85, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, quattro volte
campione italiano, campione mondiale militare nel 2003, bronzo ai
Campionati Europei del 2004, che ha fatto parte della spedizione
olimpica ad Atene 2004 e a Pechino 2008, medaglia di bronzo ai
Campionati Mondiali in Cina nel 2005, argento a quelli di Chicago 2007
e oro ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, Mirko non poteva
chiedere di meglio dalla sua mano destra.

Dopo
l’Iraq, la Korea, Cuba e la Georgia, è toccato al Portorico dover
cedere alla potenza azzurra. In un match giocato sulla rapidità e
astuzia, Valentino ha superato per 9 a 4 il
portoricano Jose
Pedraza, ottava testa di serie della categoria, classe ’89, campione
nazionale in carica, bronzo all’AIBA World Cup di Mosca 2008, in cui
ha battuto il russo Selimov, decimo classificato ai Giochi di Pechino
2008, oro al Torneo di Qualificazione Olimpica Panamericano nel 2008 e
bronzo ai Giochi Panamericani del 2007.  

Di
fronte ad un pubblico numeroso, per la maggior parte proveniente da
Marcianise, ed ai suoi primi fans, la moglie Rossana, i familiari e
gli amici e colleghi di ring Pinto,
Cirillo, Del Monte, Rossano e Grieco, Valentino ha iniziato il match
con grande concentrazione, attaccando il portoricano che però si è
subito mostrato chiuso e difficile da colpire. Finito in parità
sull’1 a 1, il primo round è servito a Mirko per impostare
diversamente la tattica e, da buon attendista, aspettare che il
portoricano attaccasse per chiudere il secondo round sul 5 a 3. La
voglia di riscatto è aumentata nel terzo round, in cui Mirko si è
fatto strada tra i colpi poco efficaci del portoricano, anticipandolo,
scatenandosi con diretti precisi ed incisivi fino al gong che ha fatto
esultare e gridare di gioia tutto il Mediolanum. Ad attendere
Valentino con un mazzo di rose rosse è stata la moglie Rossana, anche
lei emozionata nel momento in cui l’azzurro ha ricevuto la
prestigiosa medaglia, consegnatagli dal Presidente del CONI Gianni
Petrucci e dal  Presidente della FPI Franco Falcinelli.  

Il
secondo sogno si è realizzato grazie al “Signore del ring”, che
ha messo al collo la sua seconda medaglia mondiale con dedica speciale
al piccolo Mattia, +5 Kg, ed alla sua Nicoletta. Con Roberto
Cammarelle
, del resto, non c’è storia. Il
colosso di
Cinisello Balsamo, archiviata la sfida con il cinese
Zhan Zhilei, nei + 91 Kg. ha superato per 10 a 5 l’ucraino
Roman Kapitonenko, classe ’81, campione nazionale in carica, sesto
classificato all’AIBA World Cup di Mosca 2008, bronzo ai Campionati
Europei del 2008, e vecchia conoscenza dell’azzurro, che l’ha già
incontrato e battuto in Italia ed a Kiev, in occasione del Klichko
Brothers Tournament a Kiev nel 2008, nelle semifinali per 14 a 6.
L’esperienza e la classe hanno fatto la differenza. L’otto volte
campione italiano assoluto, vicecampione europeo nel 2002 e 2004,
bronzo ai Giochi Olimpici di Atene 2004, campione mondiale militari
nel 2004, oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005, bronzo ai 
campionati mondiali Cina 2005, oro ai Campionati Mondiali Chicago
2007, oro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e oro ai XVI Giochi del
Mediterraneo Pescara 2009, si è nuovamente imposto difendendo il suo
titolo di numero uno al mondo. L’inizio non facile contro
l’ucraino, che ha visto finire sul 3 a 3 il primo round, ha spronato
ancora di più Cammarelle che nella seconda ripresa, finita per 8 a 4,
ha risposto agli attacchi di Kapitonenko, contato per ben due volte a
seguito dei micidiali colpi dell’azzurro. Nella terza ripresa
l’ucraino è riuscito a segnare  solo un punto contro un
Cammarelle che ha impresso il suo nome anche sul ring di Milano 2009,
meritandosi il premio di miglior pugile del torneo, consegnatogli dal
Presidente dell’AIBA Ching-Kuo Wu. Ad incoronarlo sul podio mondiale
sono intervenuti il Capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli ed
il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni. 

Nel
mondiale delle novità spazio anche al pugilato femminile…
Grazie
alla brillante iniziativa voluta dall’International Boxing
Association che, dopo la ratifica del
Comitato Olimpico Internazionale relativa all’ammissione dei
guantoni rosa a Londra 2012, ha voluto dare il benvenuto al pugilato
femminile olimpico con due
“exhibition
matches”
che hanno
preceduto le attese finali del mondiale maschile. Le quattro atlete
che si sono esibite sono salite sul ring con una nuova mise: la
canottiera ed il pantagonnellino promossi dalla Federazione
Pugilistica Italiana e brevettati e ideati dal Consigliere Federale
Elisabetta Patroncini Duran.
 

La
prima esibizione, sulla distanza delle quattro riprese da due minuti
ciascuna, è partita alle ore 13.15 ed ha visto sul suggestivo ring
del Mediolanum Forum di Assago, per la categoria dei 57 Kg.,
due grandi protagoniste della boxe mondiale femminile: l’azzurra Marzia
Davide
,
di
Pontecagnano, in provincia di Salerno, classe ’80, sposata e con un
figlio di quasi quattro anni, appartenente all’Associazione Sportiva
Sporting Center, medaglia d’argento ai Campionati Mondiali del 2002,
campionessa europea nel 2003 e 2004, campionessa italiana nel 2002,
2004, 2005 e 2007 e medaglia d’argento agli ultimi Campionati
dell’Unione Europea in Bulgaria, e l’indiana Usha Nagisetty,
classe ’84, di Andhra, appartenente alla Sports Training Centre in
Visakhapatnam, campionessa asiatica nel 2008 e due volte medaglia
d’argento ai Campionati Mondiali del 2006 e del 2008. Ad arbitrare
il match è stata una donna, la domenicana Ana Isabel Martinez Almonte.

L’azzurra,
guidata dal Responsabile
della Squadra Azzurra
Femminile e tecnico del Centro Sportivo Esercito Cesare Frontaloni,
con grande determinazione, ha superato per 12 a 3 l’indiana, guidata
dal tecnico Inukurthi
Venkateswara.



Cammarelle un uomo un mito!

vi scrivo dal cellulare o almeno ci provo un breve post da milano. Oggi semifinali di boxe. Grandi i 2 italiani rimasti in gara. Entrambi hanno vinto. Domenico Valentino ha battuto il georgiano Koba Pkhakadze per 15 a 2. Roberto Cammarelle ha messo ko il bielorusso Viktar Zuyeu al primo round a pochi secondi dall’inizio del match. Che pigna che gli ha assestato! Entrambi quindi finalisti!

Sono solo due gli italiani che sono riusciti ad accedere alle semifinali degli AIBA World boxing championship . 
Domenico Valentino che ieri ha battuto nei 60 Kg. la prima testa di serie,
il cubano Idel Torriente, riconquistando la sua Marcianise. Altra
grande vittoria quella del supermassimo Roberto Cammarelle
che ha tenuto stretto il suo titolo mondiale in una lotta tra titani
contro il bulgaro Kubrat Pulev. Eliminato invece  dalle semifinali Vincenzo Picardi (nei 51 Kg) che ha perso il match con il mongolo  Nymbayar. Oggi giornata di riposo. Venerdì semifinali e sabato le finali.

Dal sito della Fpi. 

Nella
giornata dei quarti di finale delle 11 categorie di peso…
Il
primo azzurro che ha conquistato a pieni voti il passaggio alle
semifinali dei XV AIBA World Boxing Championships Milan 2009 è
l’inarrestabile Domenico Valentino, sesto nella classifica
delle teste di serie dell’AIBA, che ieri ha dominato per 10 a 5 sul
cubano Idel Leal Torriente, prima testa di serie, classe ’86, oro ai
Giochi Panamericani del 2009, medaglia d’oro alla Coppa del Mondo a
Mosca nel 2008 e quinto classificato a Pechino 2008, che,  in
occasione del Dual Match Italia vs Cuba, nell’andata a Milano,
Valentino aveva già battuto ai punti.

E ieri la scena si è ripetuta con un Valentino ancora più in forma. Il
cubano di Marcianise, così si è definito dopo la vittoria negli
ottavi sul koreano Soon Chul, ha battuto il cubano dell’Havana.
Classe ’85, di Marcianise, del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro,
quattro volte campione italiano, campione mondiale militare nel 2003,
bronzo ai campionati europei del 2004, che ha fatto parte della
spedizione olimpica ad Atene 2004 e a Pechino 2008, medaglia di bronzo
ai Campionati Mondiali in Cina nel 2005, argento a quelli di Chicago
2007 e oro ai XVI Giochi del Mediterraneo
Pescara 2009, Valentino ha definitivamente superato l’ostacolo mano
destra, costatogli un anno di fermo. Nel primo round Mirko ha iniziato
subito con attacchi serrati nei confronti del cubano guardia destra.
Scambi veloci tra i due pugili. Ad avere la meglio mettendo a segno
con un gancio in attacco il primo punto è stato Valentino. Nella
seconda ripresa il gioco si è fatto ancora più duro e Mirko è
partito subito con combinazioni di tre colpi contro un cubano
velenoso, che ha cercato di sfruttare l’allungo. Valentino, però,
ha accorciato la distanza e chiuso il round per 6 a 3. Sebbene in
vantaggio, l’azzurro non ha mollato la presa nel terzo round deciso
a riscattare il podio. Con astuzia ha anticipato il cubano e con
diretti l’ha pressato, reagendo con decisione e velocità agli
attacchi di Torriente, inefficaci contro un Valentino che ha
decisamente fame di vittoria. Con un bellissimo ed emozionante match
l’azzurro è già medaglia di bronzo. 

La
semifinale di venerdì 11 settembre Domenico Valentino se la
giocherà contro il georgiano Koba Pkhakadze, classe ’86, campione
nazionale in carica, bronzo al Torneo di Qualificazione dei Giochi
Olimpici di pechino 2008 ad Atene nel 2008, che ha partecipato agli
scorsi mondiali ed a quelli di Mianjang nel 2005, che oggi ha battuto
per 9 a 2 il tedesco Eugen Burhard. A giocarsi la seconda semifinale
di categoria saranno il temibile russo Albert Selimov, settimo nella
classifica delle teste di serie, che oggi ha battuto per 17 a 2 il
brasiliano Everton Lopes, e il portoricano Jose Pedraza, che ha
superato per 13 a 4 la terza testa di serie Serdar Hudayberdiyev, del
Turkmenistan.  

Lo
spettacolo, sempre ieri, è poi continuato nei +91 Kg. nell’incontro a dir
poco combattuto tra il  colosso di Cinisello Balsamo Roberto
Cammarelle
ed il colosso di Sofia Kubrat PulevUna
lotta tra titani del ring dettata da una lunga esperienza alle spalle.
Classe ’80, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, otto
volte campione italiano assoluto, vicecampione europeo nel 2002 e
2004, bronzo ai Giochi Olimpici di Atene 2004, campione mondiali
militari nel 2004, Oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005,
bronzo ai  campionati mondiali Cina 2005, oro ai Campionati
Mondiali Chicago 2007, oro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e oro ai
XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, Roberto Cammarelle si è
imposto per 12 a 6 sul bulgaro, classe ’81, vicecampione ai
Campionati dell’Unione Europea svoltisi nel 2005 in Italia a
Cagliari, battuto dall’azzurro, campione europeo nel 2008, oro al
Torneo di Qualificazione dei Giochi Olimpici a Roseto degli Abruzzi,
nono classificato ai Campionati Mondiali di Chicago 2007, in cui fu
battuto nella fase delle eliminatorie per 12 a 5 ancora
dall’azzurro. Questa è la quarta volta in cui i due atleti si sono
incontrati, la terza fu a Mestre nel 2001 in occasione del Torneo
Italia in cui Pulev conquistò il podio battendo Cammarelle nella
categoria dei 91 Kg. Oggi il colosso di Cinisello Balsamo ha portato
la sfida sul tre a uno in un match da adrenalina. Nella prima ripresa
il bulgaro ha segnato il primo punto impostando il match su scambi
rapidi a cui ha risposto prontamente Cammarelle che, a ritmo serrato,
ha rimontato e, forte del gancio sinistro potente, ha chiuso la
ripresa sul 6 a 3. Nella seconda la lotta è continuata con scambi
duri tra la guardia destra di Cammarelle e la guardia sinistra di
Pulev che, con una testata, ha causato un ematoma all’occhio
sinistro di Roberto, che, ancora più carico, ha iniziato a giocare di
anticipo pressando l’avversario e portando il punteggio sull’11 a
3. La terza ripresa è stata solo una conferma del campione mondiale.

In
semifinale venerdì 11 settembre Roberto Cammarelle incontrerà
il bielorusso Viktar Zuyev, classe ’83, oro al Torneo di
Qualificazione dei Giochi olimpici di Pechino 2008 a Roseto degli
Abruzzi, tra i partecipanti alle scorse Olimpiadi ed agli scorsi
mondiali,  campione nazionale e medaglia d’argento ad Atene
2004, in cui incontrò nella fase dei preliminari l’azzurro Daniel
Betti superandolo per RSCI alla prima ripresa. Oggi Zuyev ha battuto
il favorito russo Denis Sergeev per 11 a 2.

La
seconda semifinale dei +91 Kg. vedrà l’ukraino Roman Kapitonenko,
che ieri ha sconfitto per 17 a 6 il cubano Erislandy Savon Cotilla,
contro il cinese Zhilei Zhang, che ha superato per 6 a 2 il macedone
Primislav Dimovski.

Nella
giornata dei quarti di finale delle 11 categorie di peso…

Dall’euforia per il trionfo del “cubano di Marcianise” Domenico
Valentino, che ha battuto per 10 a 5 il “cubano dell’Havana”
Idel Torriente, e del colosso di Cinisello Balsamo Roberto Cammarelle,
che ha superato per 12 a 6 il colosso di Sofia Kubrat Pulev,
all’amarezza per l’uscita di scena dell’argento olimpico
Vincenzo Picardi, che non è riuscito a riconfermare la terza
posizione nel mondiale di Milano, nonostante lo meritasse.

L’ascesa
al podio dell’azzurro di Casoria è stata brillante in questa
edizione. Picardi ha esordito sul ring mondiale battendo
per 17
a 2 il giovane ma agguerrito azero Nihat Seyidov, classe ’92,
campione nazionale in carica, che nel 2009 ha conquistato il podio più
alto del Great Silk Road Tournament a Baki. Ha poi continuato in zona
sedicesimi liberandosi dell’argentino Fernando
Martinez, classe ’91, campione nazionale in carica, arrivato al
settimo posto in occasione dell’AIBA Youth World Championships a
Guadalajara in Messico, battuto per 17 a 8.
Negli ottavi l’esplosivo Vincenzino ha avuto libero accesso ai
quarti con l’ottima prova che l’ha visto dominare sul

cinese Li Chao, vicecampione asiatico e
campione nazionale,
con il punteggio di 11 a 5.

La
seconda testa di serie dei 51 Kg., classe
’83, ha inorgoglito
l’angolo azzurro e tutto il  Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro,
di cui fa parte. A loro ha regalato tante vittorie, essendo cinque
volte campione italiano, bronzo ai Campionati Mondiali di Chicago
2007, medaglia di bronzo all’AIBA World Cup Mosca 2008, bronzo ai
Giochi Olimpici di Pechino 2008 e bronzo ai XVI
Giochi del Mediterraneo Pescara 2009. Ed oggi poteva arrivare
un’altra medaglia di bronzo, che venerdì avrebbe potuto
tranquillamente cambiare colore viste le ottime condizioni
dell’azzurro e la sua determinazione. Ma contro il mongolo Tugstsogt
Nymbayar, passato dai 48 ai 51 Kg, classe ’92, bronzo ai Campionati
Asiatici del 2009, campione nazionale in carica, non c’è stato
nulla da fare. Il mongolo ha battuto per 12 a 7 l’italiano. Fin
dalla prima ripresa Nymbayar ha cercato di sfruttare l’allungo ma di
fronte a sé ha trovato un Picardi pronto ad accorciare la distanza e,
dopo il primo punto messo a segno dal mongolo, molto mobile come tutti
gli asiatici, sicuro nel portare i colpi, anche se il round è finito
sul 3 a 1 per l’avversario. Nella seconda ripresa il mongolo ha
continuato ad attaccare sulla media e lunga distanza e Picardi ad
accorciare, contrattaccando e rimontando nonostante fosse più spento,
complice, forse, il punteggio del primo round. Dal 6 a 4 della seconda
ripresa, passando per una terza ripresa in cui l’italiano non ha
potuto fare più nulla contro l’agguerrito mongolo, si è passati al
verdetto di 12 a 7 a favore di Nymbayar.

AIBA World boxing championship

Sono in corso dal 1 settembre a Milano (Mediolanum Forum di Assago) i XV
AIBA World Boxing Championships. I mondiali di pugilato dilettantistici. 

Un evento storico per
l’Italia, con 621 pugili partecipanti in rappresentanza di 142
nazioni, per 11 titoli in palio e circa 600 incontri.

Putroppo solo tre dei dieci campioni italiani sono giunti fino a questo punto della competizione. Nei match disputatisi ieri tre pugili italiani sono stati eliminati, tra questi anche l’uomo immagine della nostra nazionale Clemente Russo.

Quello che segue è il sunto della giornata di ieri come dal sito della Fpi. Per chi fosse interessato tutto è sul sito dell’evento: http://www.worldboxingmilano.org/

Per
il bronzo olimpico di Pechino 2008 Vincenzo Picardi un’altra grande
conferma. In zona medaglia incontrerà il mongolo Nyambayar. Per il
romano Alessio Di Savino, il pugliese Dario Vangeli ed il marcianisano
Clemente Russo niente di fatto. Con onore i tre azzurri hanno concluso
la loro avventura mondiale.


 

Nella
giornata degli ottavi dei 51, 57, 64, 75 e 91 Kg…
L’unico
azzurro che si è aggiudicato il passaggio ai quarti di finale è
stato l’abile Vincenzo Picardi, che, consigliato all’angolo
da Francesco Damiani e Giulio Coletta, ha battuto nei 51 Kg.
per 11 a 5 il cinese Li Chao, vicecampione
asiatico e campione nazionale.

Classe
’81, di Casoria, Picardi appartiene al Gruppo Sportivo delle Fiamme
Oro e con il suo ricco curriculum sportivo, ben cinque volte campione
italiano, bronzo ai Campionati Mondiali di Chicago 2007, Medaglia di
Bronzo all’AIBA World Cup Mosca 2008, bronzo ai Giochi Olimpici di
Pechino 2008 e bronzo ai XVI Giochi del
Mediterraneo Pescara 2009, si è imposto sull’avversario cinese. Con
la grinta che lo contraddistingue, incitato dalla moglie Maria, dalla
piccola Martina e da tutta la famiglia, Vincenzino ha lasciato spazio
al cinese nella prima ripresa per studiarlo e poi lanciarsi subito
nell’attacco serrato che lo ha portato in vantaggio con il punteggio
di 3 a 1. Nella seconda ripresa, Li, velenoso, si è fatto avanti con
una serie di ganci ma l’azzurro l’ha contrastato, per poi lavorare
con il destro, prendere la distanza e mettere a segno una serie di
ganci sinistri che hanno chiuso il round sull’8 a 4. Nella terza
ripresa Picardi ha pressato l’avversario, lo ha messo all’angolo e
con decisione ha portato gli ultimi tre colpi della vittoria.

Domani,
mercoledì 9 settembre, giornata di quarti di finale di tutte le
categorie di peso, Vincenzo Picardi affronterà il mongolo Tugstsogt
Nymbayar, passato dai 48 ai 51 Kg, classe ’92, bronzo ai Campionati
Asiatici del 2009, campione nazionale in carica. Un avversario
decisamente alla portata della seconda testa di serie dei 51 Kg., che
oggi ha regalato un’altra vittoria al tricolore.
 

Sul
ring A del Mediolanum Forum di Assago, nella categoria dei 57 Kg., purtroppo,
il romano Alessio Di Savino, classe ’84, appartenente al
Centro Sportivo Esercito e tra i pugili che hanno partecipato agli
ultimi Giochi Olimpici, quatto volte campione italiano assoluto,
medaglia di bronzo ai 52 Campionati Mondiali Militari Baku 2008 e ai XVI
Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, ha dovuto cedere per 14 a 7
all’ostico
armeno Azat Hovhannisyan, classe ’88, campione
nazionale in carica, che ha partecipato al torneo di Qualificazione
Olimpica d Roseto degli Abruzzi nel 2008 ed a quello di Atene, in cui
Di Savino lo ha battuto per 22 a 21, e nel 2007 ai Campionati Mondiali
di Chicago 2007, in cui fu battuto dal forte americano Raynell
Williams per RSCO alla terza ripresa. Questa volta, però, non c’è
stato niente da fare. Di Savino, seguito all’angolo da Raffaele
Bergamasco e da Fabio Morbidini, non è riuscito ad entrare nella
guardia chiusa dell’armeno che, a ritmo serrato, ha chiuso il primo
round per 4 a 2. Nella seconda ripresa, Di Savino ha tentato la
rimonta con colpi più precisi e mirati ma l’armeno, pesante e
determinato, ha anticipato l’azzurro, distanziandolo nel punteggio.
 

Stessa
sorte nei 64 Kg. per il pugliese Dario
Vangeli
, classe ’88, di Copertino, in provincia di Lecce,
appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, due volte campione
italiano assoluto, medaglia di bronzo ai
Campionati dell’Unione Europea nel 2006, che è stato battuto per 15
a 4 dal 
mongolo Munkh Uranchimeg, classe ’82, argento
all’AIBA World Cup nel 2008, dove è stato battuto dal cubano Roniel
Iglesias Sotolongo in finale e dal francese Alexis Vastine in
semifinale, come ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, in cui si è
posizionato al settimo posto. Un atleta sicuramente più esperto
dell’azzurro, dato che ha partecipato ai mondiali di Chicago 2007 e
alle Olimpiadi di Atene 2004. La differenza si è vista anche se
Vangeli ha boxato bene fin dalla prima ripresa chiusa dal mongolo con
poco vantaggio, sul 4 a 2. Nella seconda Vangeli ha tentato la rimonta
ma il mongolo, più veloce, ha bloccato le azioni dell’azzurro e con
ganci di rimessa ha portato il risultato sul 6 a 3. Nella terza
ripresa i potenti colpi di Uranchimeg hanno portato l’azzurro ad
essere contato per due volte.
 

La
serata si è chiusa con l’amaro in bocca per il Tatanka di
Marcianise, Clemente Russo, classe
’82, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, sette volte
campione italiano assoluto, campione mondiale militare nel 2004, oro
ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005, oro ai Campionati Mondiali
Chicago 2007, argento a Pechino 2008 e oro ai XVI Giochi del
Mediterraneo Pescara 2009,
penalizzato in questi mondiali dai
sorteggi. Il “cobra” dei sedicesimi oggi non si è imposto come
avrebbe dovuto. Come per Di Savino, anche per Russo il confronto con
una vecchia conoscenza non è andato a buon fine. Il pericoloso russo
Egor Mekhontsev, classe 84’, oro ai Torneo di Strandja a Plovdiv nel
2009, in cui ha battuto in semifinale per 6 a 2 il forte cubano Osmay
Acosta Duarte, favorito in questi mondiale essendo la prima teste di
serie, e campione europeo nel 2008 a Liverpool, ha battuto il campione
mondiale uscente per 7 a 5. Russo l’aveva incontrato in occasione
del Dual March Italia vs Russia, conclusosi con una vittoria a testa
lanciata in previsione dei mondiali. Purtroppo l’ha avuta vinta
Mekhontsev, in un incontro in cui Russo non ha impostato al meglio la
prima ripresa non riuscendo più a recuperare i tre punti di distanza
dal massiccio e scomodo avversario. 

I
commenti all’angolo azzurro…
 

Il
CT Francesco Damiani:
“Picardi è stato bravissimo. Per Di
Savino mi dispiace anche perché contavamo su di lui ma comunque ce
l’ha messa tutta. Vangeli ha incontrato un avversario molto forte
che di sicuro arriverà in zona medaglia. Ha peccato di inesperienza
ma ha fatto quello che sa fare. Per Russo certo, un po’ di amarezza
rimane, ma purtroppo Clemente non ha affrontato nel modo giusto la
prima ripresa. Ai suoi livelli non si può regalare la prima ripresa e
andare sotto di tre punti. Il russo si è comportato come aspettavamo,
del resto i sorteggi la dicevano lunga. Russo ci ha provato. Pazienza,
ci rifaremo nella prossima occasione”.
 

Il
tecnico
Raffaele Bergamasco: “Sono molto soddisfatto di
Picardi, anche se mi aspettavo molto da Di Savino. Lui è il pugile
che è cresciuto più di tutti in questi mesi da punto di vista
tecnico e caratteriale. L’ansia prima del match l’ha svuotato.
Doveva essere la quinta medaglia di questi campionati. Avremmo voluto
un pizzico di fortuna in più!”
 

Vincenzo
Picardi:
“Sono contento di questa vittoria. Il cinese aveva il
braccio più corto ed io ho cercato di sfruttare la distanza. E poi a
rincuorarmi è stata la mia famiglia, a cui dedico questa vittoria”. 

 

Alessio
Di Savino:
“Avevo studiato
il mio avversario ma molti colpi non sono entrati. Lui era molto
chiuso e difficilmente sono riuscito a colpirlo. Ho provato anche a
cambiare guardia. Peccato!”.
 

Dario
Vangeli
: “E’ stato un match combattuto. Tecnicamente ho
cercato di impostarlo bene, cercando di andare avanti ma il mongolo è
stato bravo nell’uscire e nel rimettere i colpi. Un match per
crescere e fare esperienza”.
 

Clemente
Russo
: “E’ stata una finale. I sorteggi sono stati difficili e
può capitare. Sono certo che il russo vincerà i campionati del
mondo. E vi prego, non dite che ho perso perché ho partecipato ad un
reality! Dalle Olimpiadi non ho avuto molto tempo per preparami fino a
questi mondiali. Nove mesi non sono molti ma va bene così”.
 

Gli
altri due azzurri in azione nei quarti di finale (mercoledì 9
settembre)…
 

Nei
60 Kg. Domenico Valentino, classe ’85, di Marcianise,
del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, quattro volte campione italiano,
campione mondiale militare nel 2003, bronzo ai campionati europei del
2004, che ha fatto parte della spedizione olimpica ad Atene 2004 e a
Pechino 2008, medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali in Cina nel
2005, argento a quelli di Chicago 2007 e oro
ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009,
sesto nella
classifica delle teste di serie dell’AIBA, incontrerà il cubano
Idel Leal Torriente, primo in classifica, classe ’86, oro ai Giochi
Panamericani del 2009, medaglia d’oro alla Coppa del Mondo a Mosca
nel 2008 e quinto classificato a Pechino 2008, che, però, in
occasione del Dual Match Italia vs Cuba, nell’andata a Milano,
Valentino ha battuto ai punti.
 

Nei
+91 Kg. Roberto Cammarelle, classe ’80, appartenente
al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, otto volte campione italiano
assoluto, vicecampione europeo nel 2002 e 2004, bronzo ai Giochi
Olimpici di Atene 2004, campione mondiali militari nel 2004, Oro ai
Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005, bronzo ai  campionati
mondiali Cina 2005, oro ai Campionati Mondiali Chicago 2007, oro ai
Giochi Olimpici di Pechino 2008 e oro ai XVI Giochi del Mediterraneo
Pescara 2009, sarà in sfida con il bulgaro Kubrat Pulev, classe
’81, campione europeo nel 2008, oro al Torneo di Qualificazione dei
Giochi Olimpici a Roseto degli Abruzzi, nono classificato ai
Campionati Mondiali di Chicago 2007, in cui fu battuto nella fase
delle eliminatorie per 12 a 5 proprio dall’azzurro. Come nel 2005,
sempre in Italia, a Cagliari, in occasione dei Campionati
dell’Unione Europea, in cui Pulev si è dovuto accontentare della
medaglia d’argento .
 

Forza
azzurri!